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Molto spesso si tende a confondere le allergie con le reazioni avverse agli alimenti: nonostante la causa possa sembrare simile, in realtà si tratta di concetti molto diversi.
L’allergia è una risposta del sistema immunitario ad antigeni, alimentari e non, mediata da anticorpi specifici di tipo IgE, che scatena il rilascio di mediatori chimici quali istamina e prostaglandine. La reazione è immediata e non dipende dalla quantità di allergene.
L’intolleranza, o meglio reazione avversa agli alimenti, è causata da un eccessivo contatto delle proteine di alcune sostanze con il sistema immunitario, che scatena una risposta tardiva, di accumulo e mediata da anticorpi IgG. Questa risposta può, se protratta nel tempo, causare un’infiammazione di basso grado ma persistente in grado di alterare la permeabilità intestinale. I sintomi generali sono: stanchezza cronica, sonnolenza, ritenzione idrica, sovrappeso, altri sintomi legati all’apparato gastroenterico, cutaneo, respiratorio, cardiocircolatorio, urogenitale, muscolo-articolare e al sistema nervoso. Riconoscere le intolleranze alimentari può condurre il paziente verso una più sana e corretta alimentazione.
Il test per l’intolleranza alimentare evidenzia i segnali di una o più intolleranza, attraverso un esame di primo livello, non invasivo.
Il compito del farmacista è quello di evidenziare alla persona interessata eventuali segnali di una o più intolleranze alimentari, attraverso un test di primo livello, che non è invasivo e che ha una durata di circa 15-20 minuti. Se vengono poi riscontrati dei segnali, il farmacista consiglierà o meno all’utente, sulla base dei “valori” ottenuti, l’esecuzione di esami di approfondimento presso strutture mediche.